Ogni volta che mi torna l’herpes
Testo: Claire Minipaniers
Chitarra e voce: Irene Montagnani
Illustrazione: Debora Ballario
Mi ricordo di te
di quella volta che sei venuto a Bruxelles solo per stare con me
vengo a prenderti una notte d’inverno alla stazione nord
-ti ricordi cosa ti ho portato? Un panino vegetariano, magari avevi fame dopo il viaggio
-ti ricordi tu cosa mi hai portato? Un virus dalla Tailandia –che cazzo!
Dovevo capirlo già dal mattino che la sfiga era destino:
Sei arrivato al primo giorno di ciclo e stavi solo 4 giorni
Cosi ce ne siamo fregati -che senza il sesso che senso aveva scusa, che cosa ci restava?
questa nuvola d’oppio ai fornelli
civiltà mai esistite, costellazioni familiari, mai scopato sotto MD? Ashtanga yoga, i bambini del Nepal, la mungitura delle mucche in Svizzera, il rancore di aver perso un amore, i cani in campagna, peli di gatto -etchu!, la stufa a legna, tu nudo davanti al camino, io che ti spio attraverso il calice di vino, il tè del mattino e quell’irrefrenabile bisogno di idealizzare sempre tutto
Magia magia e ancora magia, mannaggia a me
Bruxelles era cosi triste che mi serviva una via di fuga
Mi serviva un ginecologo sulla via del lavoro perché non riuscivo più a pisciare
“Signorina è stata anche fortunata, in questi casi c’è chi viene ospedalizzata”
Che te lo dico a fare Il culo che ci vuole per farsi attaccare un herpes genitale col preservativo da una vescicola labiale
Ora chi la sente mia madre?
ancora Chiara non ci credo! Ci vuole più attenzione, l’igiene, i rapporti sani… i tuoi amici strani, i centri sociali, ma quand’è che cresci?
“Sono lunghe le estati delle Esperidi” Mami, lo dice anche la mia psicologa
Le ho scritto ieri per nostalgia e perché sono ingrassata
Questa storia di gestire la rabbia chiaramente non funziona
La sto insaccando nell’adipe, più sorrido e più mi gonfio
vado a yoga tutti i giorni ma non ci crede nessuno
Testo di: Claire Minipaniers
Interpretato da: Irene Montagnani (chitarra e voce)
Illustrato da: Debora Ballario