Come nasce Lettera Kamikaze

Ho scritto questa lettera per uno spettacolo dadaista che sarebbe andato in scena il 21 Marzo. Al regista viene in mente di consegnare lettere anonime tra il pubblico…

Mi piaceva l’idea di finire nelle mani di uno sconosciuto e giocare liberamente: senza nome, senza controllo…

Così ho buttato giù una lettera partendo dalla data di consegna: 21 Marzo. Non avevo idea di chi fosse la voce, né di cosa volesse dire, a chi, o perché (ma di sicuro non ero io, quindi non c’era bisogno di nascondersi o di ricamarci sopra). L’ho scritta in pochi minuti e non l’ho più toccata. Solo rileggendola…

Ma guarda, sembra di aver fatto le pulizie di primavera nell’inconscio. Ora bisogna aprire le finestre!

Ho scritto alle donne che sento vicine, alle compagne d’arte, alle mie amiche di sempre -persino alle loro mamme. Volevo sapere come la leggevano loro… e poi c’era un rito da preparare.

Una lettera anonima e nessuna particolare istruzione. C’è chi l’ha letta, chi l’ha riscritta, chi l’ha tradotta, chi l’ha illustrata e chi l’ha portata in scena.17 Donne l’hanno interpretata e un uomo l’ha ricevuta (senza aver ascoltato le altre registrazioni). Lettera Kamikaze è una lettera aperta, puoi provare a leggerti anche tu!

Artwork:

Lettera Kamikaos by Holly Heuser

Illustrazione M’ama non m’ama by Fabrr

Hanno partecipato:

Federica, Roxana, Manuela, Annarita, Marta, Emanuela, Claudia, Sara, Valentina, Raffaella, Chantal, Anna, Holly, Chiara, Tatiana, Jessica, Marco.

(Grazie della fiducia e di averci messo del vostro, se questo lavoro ha qualcosa di speciale è proprio nella raccolta delle vostre tonalità).

 Aggiornamento:

Lettera Kamikaze ha preso vita da sola e continua per la sua strada. E’ stata reinterpretata da Davide e il suo ‘snapback cosi’ pesante’ in una meravigliosa improvvisazione. E’ diventata una canzone nelle mani di Irene (presto news) e qualcosa mi dice che non e’ finita qui.