“Raphèl mai amècche zabì almi” (Dante, Inferno, XXXI.67)
Zabì Almi è l’opera prima del contrabbassista jazz e compositore Michele Mazzocchi
Zabì Almi è un EP di quattro tracce originali, registrato al Cicaleto Studio di Francesco Ponticelli, che mette insieme musicisti di background differenti, uniti dall’amore per il jazz, la musica etnica e l’improvvisazione.
Guarda il mini doc di Zabì Almi:
Tra Jazz, World e Folk: una porta verso altri mondi alla ricerca di un sentire comune
In Zabì Almi diverse tradizioni musicali vengono esplorate e rielaborate attraverso la sensibilità di un musicista che si definisce prima di tutto un ascoltatore (‘un viaggiatore a occhi chiusi in cerca di una musica che lo riporti a casa, dovunque casa sia’). Ne nasce un linguaggio ibrido e poetico (da qui la scelta del gramelot dantesco Zabì Almi come titolo per il progetto) che spazia dall’isoritimia alla musica gamelan, da Paolo Conte alla canzone popolare pugliese.
I brani di Zabì Almi
Sui cuscini – un augurio
Sui cuscini è una ballad contemporanea nata dalla riscrittura di una canzone tradizionale pugliese in cui, ricalcando il motivo letterario del paraklausithyron, la donna dorme a letto mentre l’innamorato resta fuori dalla porta, al freddo. Nella riscrittura il lamento si trasforma in augurio per la propria amata a riposare serena sui cuscini.
Macaia – una preghiera
Guarda il video della live session di Macaia al Cicaleto Recording Studio:
Macaia è una parola di origine araba che indica una condizione metereologica e, per metafora, un particolare stato d’animo melanconico che qui diventa una preghiera dalla melodia arabeggiante e un mood “incerto variabile”.
Due Spritz (per Harmen) – un brindisi
L’idea del brano nasce da un fortunato incontro, ai seminari estivi del Siena Jazz, con il pianista olandese Harmen Fraanje, l’isoritmia e due Aperol Spritz.
Like MoonKeys – un gioco
Costruito sulla pentatonica giavanese pelog, il tema di LikeMoonKeys abbraccia una spiritualita giocosa. Il timbro e temperamento caratteristici della musica gamelan evocano scenari di foreste ancestrali e al tempo stesso extraterrestri, da cui il gioco di parole del titolo.
La formazione di Zabì Almi
Duccio Bonciani Batteria, Fabrizio Cortopassi Sassofono, Agostino Longo Pianoforte,
Michele Mazzocchi Contrabbasso. Bernardo Sommani Chitarra elettrica.
Featuring Alessandro D’Alessandro Organetto ed elettronica