Prima di sparire
la prima personale di Monia Pavoni
“Non credo che sia mai stata questione di essere figurativi o astratti. Piuttosto si tratta di porre fine a questo silenzio e a questa solitudine, di dilatare il petto e tornare a respirare.” Mark Rothko, Scritti sull‘arte
Ascolta la musica originale della mostra composta da Michele Mazzocchi:
Prima di sparire dà il titolo ad una delle serie più recenti della fotografa, dove il mare è soggetto e forma dell’espressione artistica, in un percorso che invita il pubblico ad una immersione sempre più profonda. La ‘sparizione’ rimanda al processo di astrazione dell’immagine fotografica ma allude anche a quella particolare consapevolezza che affiora quando il sole sta per tramontare, portando via con sé la razionalità del giorno e tutto il suo rumore. Siamo quindi coinvolti in un processo di sparizione che non è ancora terminato, ma l’indicazione si interrompe qui. Cosa resiste alla dissolvenza? Cosa ne emerge? Prima di sparire è un messaggio aperto allo spettatore, l’incipit della poesia che ognuna ed ognuno di noi vorrà scrivere.
Dal Tirreno di Livorno all’Adriatico di San Benedetto del Tronto, l’artista condensa nei suoi scatti una fenomenologia del crepuscolo che trasforma l’esperienza estetica in meditazione. La dimensione dell’orizzonte diventa misura della sospensione, metafora ambivalente della totale apertura e del ritorno a sé. Sulla soglia tra acqua e aria, luce e oscurità, non si dà trascendenza –verticalità– ma intima connessione con la natura preziosa e precaria dell’Esserci.
Scarica il testo critico di Chiara Canestrini
L’arista – Monia Pavoni è nata nel 1987 a San Benedetto del Tronto e oggi vive e lavora a Firenze. Monia è una fotografa specializzata nella “fotografia di scena”, con alle spalle un percorso di formazione in teatro-danza, teatro sociale e studi di psicologia. Lei ama definirsi un’acchiappa-fantasmi. Il mezzo fotografico è centrale nella sua produzione artistica, in dialogo con la performance, il video e l’installazione. Prima di sparire è la sua prima personale.
La curatrice – Chiara Canestrini è nata nel 1986 ad Ascoli Piceno. Si è laureata in filosofia tra Bologna e Parigi con un indirizzo di studi in estetica contemporanea. Dal 2014 vive a Firenze, dove si occupa di comunicazione e formazione all’Istituto Universitario Europeo. Chiara (Claire) è l’autrice di Patate&Cipolle uno spazio multimediale dedicato a progetti d’arte sperimentale, dal teatro alle arti visive, dalla performance al documentario.
Sfoglia l’album del Vernissage
3-24 novembre 2018 | Spazio NovaDea | Ascoli Piceno