Una Penelope di oggi alle prese col suo rituale.
Stamattina piove a dirotto
ma sono venuta lo stesso
la gonna fradicia e l’ombrello rotto…
Mi sono fatta un gran mazzo
di fiori sgualciti
(non so più quali preferivi
così te li ho portati tutti)
alcuni hanno nomi che neanche ti immagini
colori che forse sbaglieresti…
Profumano tutti di ieri.
Ti seppellisco ogni giorno da più di cent’anni
ci ho messo tanti di quei fiori, credimi
ma neanche una lapide per i passanti
“Chi è morto qui?” “Nessuno, andate avanti!”
C’è un porto qui, ma le navi son salpate
il faro è abbandonato e non ci si vede più…
Andare avanti, guardando indietro
tornare a quand’eri bambino
tenerti sul seno, prenderti sul serio
quando sogni male e ti sudano le mani
-Giochiamo a scambiarci gli incubi?
I tuoi non mi fanno paura, me li prendo volentieri
pensi di farcela tu con i miei?
Vorrei fare l’amore con te
sapendo che è l’ultima volta
l’ultima notte e sei già sparito
l’ultima nota nel nostro spartito
Vorrei fare la morte con te
perché la vita ci tiene separati
ma nella prossima spero
che ci ameremo da cerbiatti!
In questa lo so, ti ho amato solo
nel modo sbagliato
è che non riesco a trattenermi:
ho il cuore affamato
e mi viene sempre voglia di ingoiarti.
Ti scrivo ogni giorno da più di cent’anni
la trama che ogni notte disfo
perché non mi piace mai il finale
perdo sempre il filo
e non so mai farti tornare…
“Chi aspetti qui?” “Nessuno, Nessuno!”
Shhhh
Ascolta… non c’è niente da sentire:
questo è il nostro canto muto
le parole che non ci possiamo più dire
e quelle che in fondo non ci saremmo detti mai
-ma tu lo sai, il più bello di un pezzo
sono le sue pause, è il suo silenzio!
Musica rubata: I Don’t Think About You Anymore But, I Don’t Think About You Anyless di Hungry Ghosts
Testo e voce: Claire Minipaniers
Illustrazione: Fabrizia Scarsi