La sottoscritta è di parte perché adora i CaneMorto e stravede per Borondo, figuriamoci la combo! Ebbene sì, Bolognaaccoglie un altro masterpiece della Street Art e si conferma luogo d’elezione per gli artisti più originali.
Who? Lo spagnolo Borondo (classe 1989) ha dato un nuovo senso al concetto di pittura en plein air. Le sue opere hanno la potenza ieratica dei grandi affreschi e l’emozione vibrante dei quadri espressionisti o informali. Dietro il collettivo nostrano dei Cane Morto ci sono tre artisti che amano sfigurare il corpo umano e lo fanno sempre su grande scala e in grande stile. Cosa fanno a Bologna questi maestri del grottesco insieme al talento drammatico del giovane collega? Fanno il botto!
What? Il risultato della collaborazione è una cosetta da nulla: una Madonna con bambino che chiama in causa tutta la tradizione artistica degli ultimi 2000 anni, da Giotto a Max Ernst, e riesce pure a reggere il confronto. Anche qui devo dire di essere di parte, perché l’iconografia di Gesù e Maria affascina qualunque appassionato d’arte. Mettere in scena questi due corpi non era cosa facile, ma i nostri hanno risolto la composizione alla grande. Un Bambin Gesù un po’ freak, un po’ Picasso e un po’ Kokoschka, con quel braccione fallico che ricorda le proporzioni dei disegni infantili. Ci credo che la madre è distrutta. Parlare di sacro e profano forse non basta: si va dal soprannaturale al rivoltante in questa Maternità bruta. Chissà se a Caravaggio sarebbe piaciuta…
Where? La collaborazione tra il collettivo italiano e l’artista spagnolo avviene all’interno dell’ex Caserma Sani,Bolognina est. Come sempre il luogo fa la differenza, e questo in particolare è più figo di una Chiesa. Cosa c’è di meglio per un artista di strada di un gigantesco edificio abbandonato (come la casa di Twin Peaks)? C’è chi la chiama riqualificazione urbana, io preferisco chiamarla Arte Pubblica.
Ed è a nome del pubblico allora che lancio un appello a Borondo e ai Canemorto: vorremmo anche una Pietà: tornate a trovarci presto!